Ancora una mappa split tree per chiarirmi gli obiettivi nel breve periodo. Ho adottato questa tipologia di mappa non solo per partigianeria, perché è il frutto del lavoro d’equipe che abbiamo portato avanti dentro Lepida Scuola, ma anche perché mi pare al momento uno strumento che riesce a coniugare l’estrema semplicità di articolazione all’efficacia rispetto agli scopi: utenti – analisi dei bisogni – obiettivi per rispondere ai bisogni espressi.
Obbliga ad un lavoro con i piedi per terra, che a volte può apparire come un peccato di tracotanza (“Non chiederci la parola che squadri da ogni lato/l’animo nostro informe” Montale), e certamente per i progetti più semplici lo è. Ma quanta cultura c’è nel tentativo di imbrigliare il divenire in un modello? E’ un gesto spontaneo e nello stesso tempo educativo, che necessita di rigore e serietà. Poi ai modelli si può anche rinunciare, ma è bene tener presente che la genuinità nel nostro mestiere deve essere un fine e non un mezzo.