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Sorrow come pass me around

via Dust to Digital

Ad ogni terra la sua gente, ad ogni pianura la sua musica. Eppure, l’uomo che si spacca la schiena sul fondo del padrone, condivide con il suo fratello di destino, dall’altra parte del mondo, un sentire comune. È quello stile che dà forma alla vita, una spiritualità che li radica nell’argilla e nella torba da cui entrambi provengono. Uomini bruciati dal sole e piegati dal freddo, che solcano la storia lasciando tracce del loro passaggio nelle note e nei canti del riscatto. La rivolta ha bisogno della sua poesia, e poco importa che narri di una terra promessa in questa vita o nell’altra. È la luce nell’oscurità che illumina la speranza di un futuro migliore.

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Come nascono le buone idee?

Un’altra interessante animazione targata RSA (via diariodiscuola). Dopo Ken Robinson alle prese con i paradigmi dell’educazione, in questo video Steve Johnson ci illustra le condizioni ricorrenti che stanno alla base delle buone idee. In sintesi:

  1. le buone idee nascono soprattutto all’interno di ambienti in cui il caos viene organizzato
  2. le potenzialità delle idee restano latenti sino a quando queste non collidono con idee diverse
  3. le tecnologie favoriscono l’incontro di nuove idee
  4. il pensiero reticolare ha la stessa dignità di quello sequenziale
  5. per avere buone idee c’è bisogno di tempo, molto tempo…

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Io sto con Marchionne senza se e senza ma

Matteo Renzi, con tempismo perfetto e nell’adempimento dei propri doveri di sindaco di Firenze, esprimeva qualche settimana fa la sua supina valutazione sulla vertenza Fiom – Marchionne: “io sto con Marchionne senza se e senza ma!”. Per una lezione di coraggio prendere esempio dal signore qui sotto…

obama

Ha davvero “detto una cosa di sinistra”. E’ sorprendentemente duro il discorso che Obama ha appena concluso davanti ai vertici della grande industria. Lungi dall’essere una resa alle richieste dei capitalisti, al vertice con la US Chamber of Commerce (l’equivalente della nostra Confindustria) Obama li ha presi in contropelo: ha denunciato tutte le battaglie di retroguardia che in passato fecero contro lo regole (dal lavoro minorile alle cinture di sicurezza….), ha rinfacciato ai banchieri il recente ritorno dei superbonus e della speculazione che furono tra le cause della recessione del 2008. Ha difeso tutte le nuove norme sull’ambiente. Ha esortato a invertire la tendenza alle delocalizzazioni “perché ha spezzato il contratto sociale”. Un intervento importante, il suo pensiero economico enunciato come non lo aveva mai fatto prima. Una moderna confutazione di quel capitalismo autoreferenziale che pretende di stabilire da solo le regole del gioco.

(Federico Rampini, Estremo Occidente)

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