Il modello Lepida Scuola prevede un’articolazione dei progetti scolastici per fasi (ideazione, pianificazione, esecuzione, e chiusura), secondo quelle che sono le istruzioni del project management. Ogni fase è caratterizzata da una sua liturgia, scandita dalla costruzione di alcuni deliverable (prodotti attesi) con i quali implementare e quindi valutare il livello di competenze raggiunte dagli studenti. Un obiettivo importantissimo, poiché se le competenze nella loro complessità non sono riducibili ad una misurazione semplificatrice, è anche vero che un’argomentazione che ne attesti lo sviluppo è non solo auspicabile ma anche possibile. E questa argomentazione si fonda in concreto sulla realizzazione di oggetti che indirettamente richiedono il possesso di un saper fare istruito e consapevole.
In estrema sintesi, nella prima fase di ideazione i deliverable sono tre: la mappa concettuale split tree, lo studio di fattibilità, e la presentazione. Un percorso strutturato secondo un ordine logico e procedurale, che parte dalla definizione del target a cui il prodotto è rivolto, e che passa attraverso la valutazione delle risorse necessarie, sino ad arrivare all’esposizione dell’idea di progetto rivolta a tutti gli stakeholder (soggetti coinvolti).
Ora, per divulgare questo lavoro pedagogico ad un numero sempre maggiore di insegnanti, abbiamo pensato, grazie all’aiuto e all’esperienza della fondazione Green Team di Bologna, di realizzare una serie di learning object. Il primo, che vi propongo qui sotto, riguarda la mappa concettuale split tree, ed è il frutto del lungo lavoro di ricerca di Enzo Zecchi, della sperimentazione di Roberto Menozzi, della scrittura e sceneggiatura mia e di Andrea Zappi, e dello sviluppo media e grafico di Green Team. Il logo di Lepida Scuola è a cura di Donato Natuzzi. Non fate mancare i vostri commenti…
Buona visione!