Buddha rigira un fiore tra le dita
Quando Buddha era sulla montagna Grdhrakuta rigirò un fiore tra le dita e lo tenne sollevato davanti ai suoi ascoltatori. Nessuno disse una parola.
Soltanto Maha – Kashapa sorrise di questa rivelazione, sebbene cercasse di controllare le rughe del viso.
Buddha disse: “Io ho l’occhio del vero insegnamento, il cuore del Nirvana, il vero aspetto della non – forma, e il lungo ineffabile passo di Dharma.
Ciò non è espresso dalle parole, ma trasmesso in modo speciale, al di là dell’insegnamento. Questo insegnamento io l’ho dato a Maha – Kashapa.”
Commento di Mumon: Il Gautama dalla faccia d’oro pensava di poter ingannare chiunque. Giudicava alla stessa stregua gli ascoltatori cattivi e quelli buoni, e vendeva carne di cane spacciandola per montone. E personalmente trovava che era una cosa meravigliosa. Che sarebbe accaduto se tutto il pubblico fosse scoppiato a ridere? Come avrebbe fatto Buddha a trasmettere l’insegnamento? E ancora, se Maha – Kashapa non avesse sorriso come avrebbe fatto Buddha a trasmettere l’insegnamento? Se egli dice che la realizzazione si può trasmettere, è come l’imbroglione di città che inganna il sempliciotto di campagna, e se dice che non si può trasmettere, perché approva Maha – Kashapa?
Al girare di un fiore
La sua finzione fu smascherata
In cielo o in terra nessuno può superare
La faccia increspata di Maha – Kashapa
Mumon, La porta senza porta, Adelphi
Le parole del maestro sono forma vuota senza contenuto. Se parla è perso, se non parla è perso comunque. Dovrebbe chiedere all’allievo di trasformarlo in un Buddha.