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Mappa split tree

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La mappa split tree è il primo prodotto atteso della fase di ideazione. Per allenare le competenze (life skill), sulla base della nostra esperienza risulta efficace far ragionare gli alunni in termini di individuazione dell’utenza del progetto, analisi dei bisogni da soddisfare e definizione degli obiettivi da raggiungere (Enzo Zecchi). In ogni caso, guardatevi il video, e ditemi cosa ne pensate…

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Bolscèvico!

Obama annuncia il suo piano economico: tagli al deficit ma anche nuove misure per il lavoro. Il disavanzo pubblico deve scendere da 1.330 a 900 miliardi l’anno prossimo. Gran parte dell’austerità andrà a pesare sui ricchi, con la fine degli sgravi fiscali di Bush e una nuova tassa sui milionari (aliquota 30%). L’insieme dei nuovi prelievi sui ricchi e sulle imprese dovrà raccogliere 1.500 miliardi di gettito in dieci anni. Tassati con aliquote superiori anche i dividendi. Via alle agevolazioni fiscali per l’industria petrolifera. Più spese per la scuola, le infrastrutture, gli aiuti ai disoccupati. E per la prima volta il budget della Casa Bianca diventa un’applicazione iPad e iPhone: per risparmiare carta.

La nuova arma di Obama in campagna elettorale: Truth Team, la task force della verità. Su diversi siti Internet fornisce a tutti i sostenitori del presidente gli elementi fattuali per contrastare la
propaganda della destra. Verità semplici, dati essenziali da ricordare, sul bilancio di questa Amministrazione e contro le accuse dei repubblicani.

Via Federico Rampini.

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Lode al prefetto

Lode al prefetto di Reggio Emilia, dott.ssa Antonella De Miro, che con lungimiranza ha ordinato ieri la chiusura di tutte le scuole provinciali di ogni ordine e grado. Raggiungere gli istituti sarebbe stato davvero complicato, vista la copiosa nevicata. Certo, ogni giorno ha la sua croce, anche quelli di festa inattesa, e così con pala e carriola il senso del dovere e la necessità di liberare l’auto mi hanno obbligato a spalare per due ore il cortile di casa…

Via Volturno, Reggio Emilia

Il Gattaglio

L'ultimo pino del condominio Tre Pini

...ancora Via Volturno

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Laboratorio di Storia

Di seguito condivido molto volentieri con tutti i colleghi in rete e con gli appassionati questa mia proposta di lavoro sulle fonti storiche, peraltro già realizzata dal sottoscritto in una V liceo scientifico dell’Istituto Silvio D’Arzo di Montecchio Emilia (RE). Alcune premesse necessarie:

1. le fonti (know what) sono tratte dal libro di testo che abbiamo in adozione, il ricco “Tempi dell’Europa tempi del mondo” di De Bernardi, Guarracino, e Balzani. In linea di massima considero il manuale il perno della mia didattica, per cui tendo ogni volta che è possibile ad utilizzare il materiale che esso offre. Credo che questo atteggiamento comporti il vantaggio di infondere fiducia negli studenti e di renderli lucidi rispetto al raggiungimento degli obiettivi. Tenete presente che quel librone dai contenuti un po’ sommari e enciclopedici è lo strumento con cui i ragazzi si avvicinano per la prima volta ad una determinata disciplina. Non screditiamolo ai loro occhi solo per vanità.

2. gli operatori cognitivi (know how) a cui faccio riferimento sono ispirati ad un articolo di Biancardi, Rosso, Sarti, La didattica per competenze nell’insegnamento della storia, in AA VV, “Insegnare storia”, a cura di Paolo Bernardi, Utet De Agostini, 2006.

LABORATORIO DI STORIA

Analisi delle fonti storiche

Obiettivo: approfondimento dei contenuti disciplinari riguardanti l’Italia berlusconiana (know what), implementazione delle competenze cognitive specifiche dell’apprendimento storico (know how), sollecitazione delle “disposizioni personali” (motivazioni, valori, atteggiamenti) legate al lavoro cooperativo.

FONTI STORICHE (know what)

  1. Antonio di Pietro, Per un’impresa “trasparente” (tratto da Intervento al convegno organizzato a Santa Margherita Ligure dal Gruppo giovani industriali, in Panorama 28 febbraio 1993)
  2. Umberto Bossi e Daniele Vimercati, Il senso della Lega (tratto da La Rivoluzione. La Lega, storia e idee, Sperling & Kupfer, Milano 1993)
  3. Silvio Berlusconi, Il Polo delle libertà (tratto da Discorso della “discesa in campo”, 26 gennaio 1994)
  4. Romano Prodi, Completare la transizione (da Tesi per la presentazione programmatica dell’Ulivo, 6 dicembre 1995)
  5. Alessandro Cavalli, Il distacco dalla politica (tratto da Giovani italiani e giovani europei, Il Mulino, Bologna 2002)

OPERATORI COGNITIVI (know how)

  1. Acquisire strumenti lessicali e concettuali propri delle discipline storiche, sia generali che relativi alle principali specializzazioni settoriali (politico – istituzionale, sociale, economico, culturale)
  2. Decodificare, ossia riconoscere la tipologia della fonte storiografica individuandone gli elementi essenziali e caratterizzanti
  3. Riconoscere argomentazioni dichiarate, suggerite, implicite, e mancanti
  4. Riconoscere intenzioni, i perché (consapevoli e non) di chi ha prodotto la fonte/testo, individuando e problematizzando il punto di vista ed esercitando la critica delle fonti

CONSEGNE RELATIVE ALL’IMPLEMENTAZIONE DEGLI OPERATORI COGNITIVI E ALLA SOLLECITAZIONE DELLE “DISPOSIZIONI PERSONALI”

  1. Costruisci una tabella a quattro colonne in cui elencare il lessico e i concetti che appartengono alle seguenti specializzazioni settoriali: politico – istituzionale, sociale, economico, e culturale
  2. Definisci la tipologia delle fonti storiche attraverso l’analisi degli elementi essenziali e caratterizzanti
  3. Individua e distingui all’interno dei testi forniti gli elementi di carattere argomentativo da quelli retorico – narrativi
  4. Spiega quali sono le intenzioni che hanno portato alla produzione della fonte/testo e alla sua divulgazione

 

Se ti è piaciuto questo post condividilo, ricordandoti di citare l’autore e la provenienza.

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Clippinooo

Il modello Lepida Scuola prevede un’articolazione dei progetti scolastici per fasi (ideazione, pianificazione, esecuzione, e chiusura), secondo quelle che sono le istruzioni del project management. Ogni fase è caratterizzata da una sua liturgia, scandita dalla costruzione di alcuni deliverable (prodotti attesi) con i quali implementare e quindi valutare il livello di competenze raggiunte dagli studenti. Un obiettivo importantissimo, poiché se le competenze nella loro complessità non sono riducibili ad una misurazione semplificatrice, è anche vero che un’argomentazione che ne attesti lo sviluppo è non solo auspicabile ma anche possibile. E questa argomentazione si fonda in concreto sulla realizzazione di oggetti che indirettamente richiedono il possesso di un saper fare istruito e consapevole.

In estrema sintesi, nella prima fase di ideazione i deliverable sono tre: la mappa concettuale split tree, lo studio di fattibilità, e la presentazione. Un percorso strutturato secondo un ordine logico e procedurale, che parte dalla definizione del target a cui il prodotto è rivolto, e che passa attraverso la valutazione delle risorse necessarie, sino ad arrivare all’esposizione dell’idea di progetto rivolta a tutti gli stakeholder (soggetti coinvolti).

Ora, per divulgare questo lavoro pedagogico ad un numero sempre maggiore di insegnanti, abbiamo pensato, grazie all’aiuto e all’esperienza della fondazione Green Team di Bologna, di realizzare una serie di learning object. Il primo, che vi propongo qui sotto, riguarda la mappa concettuale split tree, ed è il frutto del lungo lavoro di ricerca di Enzo Zecchi, della sperimentazione di Roberto Menozzi, della scrittura e sceneggiatura mia e di Andrea Zappi, e dello sviluppo media e grafico di Green Team. Il logo di Lepida Scuola è a cura di Donato Natuzzi. Non fate mancare i vostri commenti…

Buona visione!

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